Incidenti di questo tipo, si verificano il più delle volte durante il gioco, rappresentano un’urgenza reale, perché tanto più si interviene tempestivamente tanto maggiori sono le possibilità di ridurre le complicanze.

Nei bambini in età prescolare, da 0 a 6 anni, interessa i denti decidui e provoca dolore e sanguinamento quando il trauma coinvolge anche labbra, guance e gengive.

In questa fascia d’età i traumi dentali sono più frequenti, in quanto il bambino inizia a camminare e successivamente aumenta l’attività di gioco, rendendo più probabili collisioni o litigi con altri bambini suoi coetanei.

Quali sono i fattori di rischio?

  • Denti protrusi;
  • Incompetenza labiale;
  • Abitudine di mordere matite o tenere in bocca oggetti.

I genitori devono essere correttamente informati su come comportarsi in caso di incidente poiché la tempestività può cambiare in maniera significativa la prognosi del trauma.

Quali sono i tipi di trauma?

I traumi possono interessare:

  • I tessuti duri del dente (smalto, dentina, cemento) con o senza interessamento della polpa (nervo);
  • I tessuti di sostegno del dente (legamento, gengiva);
  • L’osso di supporto;
  • I tessuti molli (gengiva, labbra, mucosa orale)

Spesso quando si verifica un trauma dentale vi è una combinazione che riguarda più tipi di tessuti differenti e pertanto è necessario eseguire diversi esami clinici e radiografici per formulare una diagnosi corretta.

Che cosa fare in caso di incidente?

Prima regola…non farsi prendere dal panico!

Successivamente:

  • Il bambino va tranquillizzato perché spesso l’agitazione del genitore può traumatizzarlo ancora di più.
  • Pulire la ferita tamponando con una garza o fazzoletti puliti
  • Posizionare il ghiaccio esternamente per ridurre il gonfiore
  • Se sono presenti tagli su guance e labbra, fratture evidenti, è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso.

Se il dente è caduto in seguito al trauma o si è fratturato, è bene conservarlo in una soluzione acquosa (fisiologica, saliva o latte) e portarlo con sé.

Cosa succede una volta giunti dal dentista?

Il medico procederà all’esame obiettivo, cioè valuterà se non ci sono problemi anche a livello di testa e collo, e successivamente potrà effettuare esami radiografici?

Sono proprio necessarie le radiografie?

Sono necessarie quando si sospetta che il trauma possa aver danneggiato il follicolo del dente definitivo sottostante.

Se invece il trauma causa uno spostamento del dente da latte dalla sua posizione originaria, senza che sia interessato il definitivo sottostante, si attende un riposizionamento naturale.

In molte occasioni a carico del dentino da latte interessato si nota solamente una frattura senza interessamento del nervo; in questo caso si procederà solamente a lucidare eventuali bordi taglienti.

Successivamente si effettueranno dei controlli periodici per valutare se il trauma non abbia innescato una necrosi, in questo caso si noterà che il dente diventerà più scuro.

Lo stesso approccio si ha anche sui denti definitivi, eseguendo esami radiografici e test di vitalità per escludere che il trauma abbia compromesso appunto la vitalità del dente.

In conclusione possiamo dire che la difficoltà nel trattare i traumi dentali in pazienti così piccoli dipende proprio dall’età e dal fatto che se molto spaventati diventano poco collaborativi.

I genitori possono fare molto in casi come questo se sono i primi a mantenere la calma e a rassicurare il piccolo, le competenze e l’empatia del medico faranno il resto.